Confessione generale – V

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5. NON UCCIDERAI!

E’ vietata l’uccisione diretta di un innocente, sia di persona già nata che non nata. Abbiamo l’obbligo di proteggere la vita, ma anche la salute umana (la propria e quella degli altri, la salute fisica e spirituale).

  • Non sto accorciando la vita di qualcuno addolorandolo, trattandolo male?
  • Per quanto riguarda le ferite all’anima – commettiamo tale peccato al quale abbiamo indotto un altro.
  • La collera – se arriva fino ad un consapevole e volontario desiderio di uccidere il prossimo, oppure di ferirlo gravemente – è peccato mortale.
  • L’odio – è un peccato mortale, anche quando auguro il danno al prossimo.
  • Non ho lasciato il malato senza cure?
  • Non scandalizzo gli altri vestendomi indegnamente, con discorsi, con imprecazioni?
  • Non minaccio il marito/la moglie con il divorzio?
  • Non metto in pericolo la mia vita e la salute – con l’alcool, con le droghe, con il fumo, con l’autolesionismo? (Chirurgia plastica, tatuaggio, piercing, solarium, ferite sul corpo, steroidi, ormoni).

I tatuaggi, i piercing “Non vi fate tatuaggi sulla pelle! Io sono il Signore! (Le. 19,28). 

Appartiene alle pratiche pagane, danneggiare il proprio corpo. Il tatuaggio caratterizza l’atteggiamento di una persona che si arroga il diritto di fare ciò di cui ha voglia e non onora il suo Salvatore. E’ un simbolo di disprezzo verso la santità del corpo umano! Deturpiamo il nostro corpo, che Dio ha creato con grande amore e che Gesù Cristo ha redento con il Suo Sangue e ha santificato il corpo umano con la Sua Incarnazione.

“Non sapete voi che siete Tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Or, se uno distrugge il Tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché il Tempio di Dio, quali siete voi, è santo!” (1 Cor. 3,16 – 17).

L’operazione di chirurgia plastica – nella maggior parte dei casi sono una via d’uscita dal vuoto emotivo e dal desiderio di essere attraenti. Quando la vanità ed il vuoto motivano un soggetto a qualcosa del genere, può diventare un idolo di quella persona. Cambiare il corpo umano è qualcosa di innaturale. Esprimo un atteggiamento verso Dio – non sono soddisfatto di come mi ha creato! Mi faccio più saggio di Dio. Metto in dubbio l’opera delle Sue Mani! Non accetto la Volontà di Dio.

  • Sono esattamente così come Dio mi voleva avere?
  • Con incuria – gola, diete, integratori sostanze dubbie, mancanza di movimento o al contrario, sovraccarico del corpo, trascurare l’igiene, esagerare nel lavoro, alimentazione insufficiente, abbigliamento insufficiente…
  • Guida rischiosa di veicoli a motore – metto in pericolo anche la salute e le vite degli altri, guida sotto l’effetto di alcool, di droghe.
  • Praticando sport rischiosi. Ho fatto qualcosa di pericoloso per mettermi in mostra? (Acrobazie, salti dall’alto, salto dal treno, salto a capofitto in un ruscello…).
  • Non porto nel cuore sentimenti di odio, malizia, rabbia oppure vendetta? Non li sto alimentando in me?
  • Ho realizzato la vendetta, glie l’ho fatta pagare? Ho pronunciato ad alta voce parole di odio?
  • Ho perdonato il prossimo? Senza tener conto che si sia scusato con me o meno – devo perdonare il prossimo sempre e in ogni circostanza. Tieni a mente: “Senza misericordia nessuno ottiene la misericordia di Dio” (Gesù).
  • Se qualcuno mi chiede perdono, si scusa – ho l’obbligo di accettare le scuse, a non nutrire dentro di me sentimenti negativi, a non tornare più su questa questione.
  • Distruggevo all’altro la sua reputazione, l’onore e il buon nome sparlando e calunniando? Ho riparato questo danno? Ho ritrattato ciò che ho detto?
  • Non provoco gli altri? Non partecipo alle violenze, alle crudeltà, al terrorismo (sostengo tali organizzazioni, contribuisco finanziariamente – all’acquisto di armi, alla promozione), non convinco gli altri a tali manifestazioni?
  • Espressioni razziste – mi innalzavo al di sopra degli altri in termini di razza, attacchi razzisti, derisioni, disprezzavo le persone di un’altra razza (nazionalità, colore della pelle, genere – sminuire donne/uomini, femminismo), mi divertivo con battute e parole stupide, mi esprimevo in modo offensivo (“negro”…), avevo pregiudizi?
  • Terrorismo, sequestro di persona, cattura di ostaggi, tortura – diffondono il terrore, esercitano una pressione inammissibile sulle vittime.
  • Amputazioni, mutilazioni, sterilizzazioni direttamente volute (se non si tratta di un’indicazione medica per salvare la vita).
  • Terrorizzavo qualcuno fisicamente o moralmente? Non minacciavo? Non ho aizzato un cane o un altro animale feroce, contro qualcuno? Non ho incitato gli altri ad attaccare?
  • Ho ucciso un’altra persona? Indica le circostanze – aborto, per vendetta, per legittima difesa, per difendere altri da un aggressore, nella passione (n.d.t omicidio passionale), per odio, per paura, incidente d’auto, guerra…
  • Ho rifiutato l’aiuto ad una persona, che era in pericolo?
  • Chi difende la sua vita, non è colpevole di omicidio, sebbene sia costretto ad infliggere un colpo mortale all’aggressore. Se però qualcuno, per difendere la propria vita, usa più violenza di quanto sia necessario, è colpevole.
  • Omicidio diretto e intenzionale – l’assassino, e anche coloro che collaborano all’omicidio, commettono un peccato che grida vendetta al Cielo. Si commette un crimine particolarmente grave se si tratta dell’omicidio di un neonato, di un genitore, fratricidio, omicidio del figlio, della moglie (del marito). 
  • I commercianti, che con le loro pratiche usuraie e commerciali, causano la fame e la morte del prossimo, indirettamente, commettono un omicidio, di cui sono responsabili.
  • In caso di guerra – non sempre è tutto permesso, l’obbedienza cieca non giustifica. E’ necessario rispettare i non combattenti, i feriti, i prigionieri.
  • L’accumulo di armi, la corsa agli armamenti – non garantiscono la pace, non eliminano le cause della guerra, ma minacciano il rischio che le aumentino ancora di più.
  • Non ho ucciso gli animali con leggerezza oppure crudelmente, non li ho tormentati, non li ho torturati, trattati duramente ([n.d.t li prendevo] a calci, rinchiudevo in spazi non adatti, tormentavo con la fame, la sete)? Non distruggevo la natura, le piante? Non ho causato le devastazioni delle ricchezze naturali?

L’eutanasia. 

Qualsivoglia siano le ragioni e qualunque siano i mezzi utilizzati – consiste nell’assassinio dei disabili fisici e mentali, dei malati o dei moribondi. E’ moralmente inaccettabile.

  • Anche il trascurare oppure l’agire, che di per sé o intenzionalmente provoca la morte, con lo scopo di porre fine al dolore – è omicidio.
  • Un errore di giudizio, nel quale si può cadere con la buona intenzione, per le circostanze – non cambieranno mai la natura di questo crimine.
  • Ho sostenuto l’eutanasia – con i discorsi, tacendo, approvando, con il sostegno dei partiti politici che hanno questo programma elettorale?
  • Ho eseguito l’eutanasia oppure ho persuaso qualcuno a (n.d.t. compiere) questo atto?

Il suicidio. 

Contraddice l’amore verso il Dio vivente. Noi siamo amministratori, non proprietari della vita che Dio ci ha affidato. Non ne possiamo disporre liberamente.

  • Allo stesso tempo, offende l’amore verso il prossimo – lascio la moglie, i figli a carico, i genitori, con questo ferisco gli altri, causo afflizione, difficoltà finanziarie, materiali ed esistenziali (lascio la moglie con i figli, lascio debiti…).
  • Non ho tentato direttamente il suicidio? Ho considerato di farlo? Volevo in questo modo spaventare gli altri?
  • Non ho condotto con la mia parola o un mio atto qualcuno alla disperazione per la sua vita? Costringevo qualcuno a suicidarsi? Vessavo qualcuno?
  • La collaborazione deliberata al suicidio.
  • Se è commessa con l’intenzione di dare l’esempio, soprattutto ai giovani, acquista allo stesso tempo anche la gravità dello scandalo.Sto commettendo indirettamente il suicidio fumando, bevendo, drogandomi e danneggiando consapevolmente la mia salute? Metto in pericolo la salute degli altri? (Con il fumo…). Non ho indotto qualcuno a queste dipendenze? Offrivo droghe, sigarette…?