La mentalità anticoncezionale è la disgrazia di molti matrimoni – non solo distrugge la fertilità, ma anche la salute della donna, è sempre, in ogni circostanza, peccato mortale, i coniugi cacciano Dio dalla loro vita e sprofondano nella schiavitù del peccato e delle forze del male.
- Solo Dio è il datore della vita e la fonte dell’amore.
Il dispositivo intrauterino, la spirale – se è avvenuta la fecondazione (il concepimento di un bambino), rende impossibile il suo annidamento nell’utero, perciò provoca la morte di una piccola persona.
L’impedimento del concepimento.
La sterilizzazione.
L’inseminazione artificiale
– crimine di genocidio.
Il prezzo per la nascita di un bambino vivo è la morte di altri dieci bambini – dei suoi fratelli e delle sue sorelle. È immorale creare embrioni umani allo scopo di utilizzarli come “materiale biologico”, del quale si può disporre liberamente.
- È indissolubilmente legata alla distruzione della vita umana nella sua fase prenatale, è profondamente anti-etico.
- Durante la procedura in vitro, viene effettuata più volte la selezione delle persone, nelle diverse tappe della loro vita, dell’embrione e del feto. Il resto dei bambini muore oppure è congelato – aspettano una morte lenta.
- I potenziali genitori – la convinzione (n.d.t.di essi) è che per raggiungere il loro obiettivo è possibile accettare l’uccisione dei propri figli ed esporli ai rischi di salute (circa il 75% dei bambini ottenuti in provetta sono disabili – ciò si manifesta durante la pubertà oppure più avanti con l’età, viene danneggiata anche la salute della madre).
- Appena il 4,2% degli embrioni (esseri umani) concepiti con metodi di riproduzione assistita, nasce vivo.
Genitore – ho persuaso mia figlia all’aborto? L’ho costretta, minacciata (di cacciarla di casa, con il rifiuto di assicurarle gli studi…), approvavo questa decisione (anche tacendo)?
- Ho persuaso mia figlia a prendere anticoncezionali, glie li ho fatti prescrivere?
- Ho consigliato a qualcuno l’inseminazione artificiale oppure approvavo questa decisione?
- Ho istruito i figli riguardo al peccato di impedimento al concepimento – o al contrario, li ho incoraggiati a commettere questi peccati (a prendere contraccettivi, altri dispositivi che impediscono il concepimento…), li ho sostenuti e persino mi vantavo di questo? (Velandolo con quanto sono responsabili i miei figli, che genitore responsabile sono io…).
- Approvavo nei miei figli la vita immorale, il sesso prematrimoniale? (Con il consenso, il sostegno, il silenzio). Da non sposati ho permesso loro la convivenza nella stessa casa? (Spesso, anche con i genitori, sotto lo stesso tetto). Ho cercato di sbarazzarmi della responsabilità per loro con delle scuse – sono già adulti, oggi è un’altra epoca, tanto stanno programmando di sposarsi più tardi, tanto sono fidanzati, taccio per paura, che i nostri rapporti si guastino – non verranno a trovarmi, io stesso li incoraggio a questo – tanto devono pur conoscersi bene prima del matrimonio, ho fornito loro una stanza – un appuntamento?
Madre – ho meditato di abortire? (Sono giovane, nubile, un altro figlio non voglio, non voglio una femmina/maschio, non voglio dei gemelli, non voglio un figlio malato, con il pretesto dei motivi di salute, non posso permettermi un bambino, sono stata violentata…).
- Mi chiedevo se devo alla luce il bambino oppure no – mi arrogavo il diritto di decidere sulla vita o sulla morte del mio bambino – mi sono innalzata al di sopra di Dio, Creatore della vita (proclamavo che una donna ha il diritto di decidere se vuole un bambino oppure no…).
- Negavo che un bambino è una creatura umana a tutti gli effetti, fin dal momento del suo concepimento e ha il diritto alla vita? (Diffondevo queste eresie – entro una certa settimana è solo un mucchio di cellule).
- Durante la gravidanza mi sono sottoposta ad esami per scoprire se il bambino è a posto, sano – con l’intenzione che deciderò in base al risultato dell’esame, in base al sesso, alla raccomandazione del medico? (USG, 3DUSG, amniocentesi…).
- La diagnosi prenatale è moralmente ammissibile, se rispetta la vita e l’inviolabilità dell’embrione e del feto umani ed è finalizzata al suo individuale mantenimento in vita oppure alla sua guarigione. Tuttavia, è in grave contrasto con la legge morale se prevede, a seconda dei risultati, la possibilità di indurre l’aborto. La diagnosi non può equivalere ad una sentenza di morte.
- Ho fatto accertare il sesso del bambino (3DUSG, esami del sangue, test) – con l’intenzione che non voglio una femmina/un maschio?
- Rifiutavo di accettare il sesso del bambino, la volontà di Dio? (Scopro che aspetto un maschio/femmina, ma io desidero un altro genere, per questo sono rattristata, infelice, arrabbiata).
- Mi sono sottoposta all’inseminazione artificiale? Ho persuaso qualcuno a (n.d.t. compiere) questo atto? Ero d’accordo con questo? (Anche tacendo). Da me stesso/a ho eseguito questo atto? (Medico, vi ho assistito – personale sanitario).
- Impedivo al mio bambino di sopravvivere? (Dispositivo intrauterino, anticoncezionali).
- Ho trascurato la salute del mio bambino non (n.d.t. ancora) nato? Con un approccio irresponsabile (fumo, alcool, droghe, abbronzature, non mi risparmiavo se la mia condizione lo richiedeva, praticavo sport…), azzardavo con la sua vita?
- Agivo deliberatamente in modo tale da provocare un aborto spontaneo? (Ho indotto qualcuno a farlo, consigli delle donne, erbe, ho fatto da sola…).
- Amavo il mio bambino non (n.d.t. ancora) nato?
- Non ringrazio Dio per il dono del figlio e per il dono della maternità? (Paternità).