7. NON RUBERAI!
Né ladri, né avari…, né rapitori saranno eredi del Regno di Dio!
E’ vietato distruggere, danneggiare oppure sottrarre qualcosa, che appartiene ad un altro o alla società. La gravità del peccato di furto è determinata dall’entità del danno e dal dispiacere del danneggiato (se l’oggetto era molto prezioso per il proprietario – un ricordo della madre, un libro raro…).
Contro questo Comandamento si può peccare, anche con la disonestà sul lavoro. Così come, comprare cose inutili è un’ingiustizia verso coloro che non hanno le cose necessarie, perché quello che ho non appartiene solo a me. Il superfluo appartiene ai bisognosi e ai poveri.
Siamo obbligati sempre a risarcire il danno!
- E’ accaduto questo? Di che cosa si trattava?
- Non spreco cibo, generi alimentari? Spese esagerate.
- Svolgo il mio lavoro onestamente? Lavora onestamente perché i frutti del tuo lavoro sono usati dagli altri, come anche tu usufruisci i frutti del loro lavoro.
- Uso irresponsabile del tempo a lavoro.
- Mi impegno a provvedere alla mia famiglia con il mio lavoro?
- Non svolgo il mio lavoro solo come un obbligo estremo e come una fonte di assicurazione pensionistica?
- Un lavoro svolto male.
- So apprezzare il risultato ed il significato del mio lavoro – per me stesso e anche per gli altri?
- Vivo a spese di altri, mi piace lamentarmi come sono malato, mi comporto in modo indecente, mi compatisco?
- Rispetto l’etica lavorativa? Trasmetto le mie conoscenze? Ho iniziativa nel lavoro? Sto ampliando la mia qualifica?
- Cerco di dare il mio contributo? Nel lavoro, sfrutto tutte le mie possibilità, affinché io aiuti nella risoluzione dei problemi?
- A lavoro mi occupo di delazioni, diffamazione, lettura di corrispondenza altrui, furto – portare via dall’azienda? (Materiale, alimenti, cancelleria dell’ufficio, denaro contante…). Incoraggio anche altri a (n.d.t fare) questo, oppure chiedo loro collaborazione, aiuto, copertura in questo?
- Non sto costruendo una carriera a tutti i costi? Disonestamente, abusando della posizione, delle conoscenze, dell’appartenenza ad un’organizzazione politica e sociale?
- Non mi sto comportando indecentemente – nei confronti dei subordinati, dei colleghi, dei portatori di interesse, dei clienti, dei partner commerciali?
- Frodo nel commercio?
- Pago un ingiusto stipendio?
- La speculazione – modifico artificialmente il valore della proprietà, con l’obiettivo di trarne vantaggio a scapito di un altro?
- La corruzione – commette peccato sia colui che dà la tangente, che chi l’accetta.
- La frode fiscale, la falsificazione di fatture, assegni, contratti non mantenuti.
- Il mancato pagamento delle tasse, il mancato pagamento agli istituti di previdenza sociale.
- Lo sciopero – è moralmente inaccettabile, se è accompagnato da violenze o mira al raggiungimento di obiettivi che non sono direttamente legati alle condizioni di lavoro oppure sono contrari al bene comune.
- Gli animali – sono creature di Dio, già solo con la loro stessa esistenza Lo magnificano e Lo glorificano, anche le persone devono essere amabili verso di loro. Si può voler bene agli animali, ma non orientarsi all’amore, che appartiene solo agli uomini. Non è dignitoso spendere grandi somme di denaro per essi, che dovrebbero in primo luogo alleviare la miseria umana.
Giochi d’azzardo – scommesse, biglietti, lotto, carte, poker, roulette…
- Moralmente inaccettabile.
- La schiavitù della passione per il gioco, il desiderio di mammona.
- Sto derubando la mia famiglia.
- Desiderio della proprietà altrui.
- Truffa, scommesse disoneste.
- Il denaro ottenuto in questo modo è denaro sporco – ottenuto con il peccato, proveniente dal mio peccato e dal peccato degli altri, dalla sventura altrui (dal desiderio di mammona, idolatria, tragedie familiari – miseria nelle famiglie, crisi matrimoniali (n.d.t.dovute) dal gioco d’azzardo, gioco d’azzardo patologico, sprofondamento nell’alcolismo, bambini sofferenti, suicidi di infelici che per azzardo e scommesse sono finiti in una situazione disperata, per esempio hanno perso un tetto sopra la testa, hanno contatto debiti…).
- Peccato grave – gli esercenti di sale scommesse, slot machines, casinò, “krčma” (n.d.t.locale specifico nel quale si bevono bevande alcoliche/superalcolici – occasione per eccedere nel bere).
L’amore verso i poveri.
Dio ha creato i beni per tutti, perciò abbiamo il dovere di fare in modo che, arrivino realmente a tutti secondo giustizia e con il contributo dell’amore.
- L’amore smodato per le ricchezze, il loro uso egoistico.
- Dare l’elemosina ai poveri è testimonianza di amore fraterno, è anche compimento della giustizia, che piace a Dio.
- Non condividere con i poveri significa derubarli e privarli della vita – non possediamo le nostre cose ma le loro cose – paghiamo il debito della giustizia.
Gli atti di misericordia.
- Atti caritatevoli.
- Istruire, consigliare, consolare.
- Perdonare, sopportare con pazienza.
- Saziare gli affamati, vestire i cenciosi, prendersi cura dei senza tetto.
- Visitare i malati e i prigionieri.
- Seppellire i morti.
- Dare l’elemosina ai poveri.